INDONESIA: E’ EMERGENZA, STOP A INGRESSI

Drastica ma non inattesa dopo le restrizioni dei trasporti aerei e marittimi annunciati fin dalla prima dichiarazione di allerta per due settimane il 14 marzo, rinnovata poi fino all’11 aprile, oggi è arrivata la decisione del presidente indonesiano Joko Widodo di dichiarazione lo “stato di emergenza sanitaria pubblica” e isolare di fatto il paese. La misura, come altre “mirate a impedire la diffusione del nuovo coronavirus” fa parte di provvedimenti presto in vigore a seguito della . A oggi sono 1.528 nell’immenso arcipelago indonesiano i positivi al Covid-19, in maggioranza concentrati nell’area della capitale Giakarta, con 136 decessi.

“Per affrontare l’impatto dell’epidemia, abbiamo scelto l’opzione di attuare restrizioni sociali su ampia scala”, ha detto Widodo presentando il provvedimento e, ha aggiunto, “dobbiamo imparare dall’esperienza di altri, ma non possiamo solo imitarli perché ciascun paese ha caratteristiche proprie”.

Poco prima della comunicazione presidenziale, la ministra degli Esteri, Retno Marsudi, aveva segnalato la decisione di proibire in tempi brevi l’ingresso e il transito di cittadini stranieri di qualsiasi provenienza, se non per residenti di lungo periodo nel paese, diplomatici o individui in possesso di particolari permessi. Una mossa che altri stati asiatici hanno già attuato, ma che contrasta spesso con le necessità di rimpatrio di consistenti comunità di emigrati che cercano in ogni modo di tornare ai luoghi d’origine d’origine. Sono loro, in buona parte, a essere indicati come responsabili di nuovi focolai di contagio in Cina, Corea del Sud e altrove nel continente.

Stefano Vecchia